A.I.S.E. promuove il Laundry Sustainability Project per una pulizia più verde

Nel 1952 è stato fondato l’A.I.S.E. (International Association for Soaps, Detergents and Maintenance Products), l’ente ufficiale che rappresenta il settore dei detergenti a livello europeo. È composta in totale da 37 associazioni nazionali in 42 paesi diversi e rappresenta circa 900 aziende che vanno dalle piccole e medie imprese alle grandi multinazionali attive sia nel mercato dei beni di consumo che in ambito industriale ed istituzionale. La sua missione è quella di beneficiare la società contribuendo al miglioramento sostenibile della qualità e del comfort della vita attraverso l’igiene e la pulizia, in modo libero, concorrenziale e innovativo. Fin dalla sua fondazione l’ A.I.S.E. si è impegnata per tutelare i consumatori e l’ambiente e supportato dai suoi membri, è da lungo tempo che agisce in modo proattivo a tutela dell’ambiente e della sostenibilità in generale.

La crescente presa di coscienza politica a livello mondiale sull’importanza del cambiamento climatico e le altre problematiche ambientali, ha spinto l’AISE nel 2001 a ridefinire la sua missione e a sviluppare “Agenda for Responsible Sustainable Cleaning”, che ha come obiettivo principale lo sviluppo sostenibile nelle sue varie forme: quella economica, garantendo che il successo del settore sia basato su standard etici e che si sostenga un’economia che rafforzi la crescita sociale e ambientale; quello sociale, sviluppando azioni di volontariato al fine di sostenere una società con  un elevato livello di sanità pubblica, igiene e sicurezza; quello ambientale, sforzandosi di essere un settore eco-friendly, riducendo il potenziale impatto ecologico dei detergenti e utilizzando le risorse della Terra in modo responsabile.

È del 2006 una delle ultime iniziative intraprese e rinnovata di recente, Laundry Sustainability Project: si tratta di un progetto comunitario che mira a ridurre l’impatto ambientale delle sostanze chimiche contenute nei detersivi e a promuovere buone abitudini tra i consumatori. Le aziende devono  puntare a ridurre gli sprechi e la quantità di Co2 immesse nell’atmosfera, oltre a produrre detergenti liquidi per il bucato più densi e a maggiore concentrazione, per permettere a famiglie e consumatori di usarne meno, diminuire gli imballaggi e i costi di trasporto. L’invito per tutti i paesi UE è di aderire entro il 30 Giugno 2011 e prendere l’impegno di mettere in commercio detersivi più concentrati, che consentano di realizzare un intero bucato in lavatrice (in condizioni di sporco medio e usando acqua di media durezza) con massimo 75 ml di prodotto. Si stima, infatti, che riducendo a tali livelli la quantità di detergente necessaria per un lavaggio, ogni anno si produrranno 400mila tonnellate di detergenti liquidi in meno, i viaggi di trasporto risparmiati 14mila e l’imballaggio usato calerà di 16mila tonnellate.

Le aziende produttrici che hanno già sottoscritto l’iniziativa sono Henkel, Unilever, Domal Wittol, Farbotex, Madel, Mc Bride e P&G. L’efficacia dei detersivi concentrati  è la stessa di quelli tradizionali, ma per usarli è importante fare attenzione alle istruzioni di dosaggio presenti sulle confezioni. Anche la pulizia può tingersi di verde!

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