Spesso si sente parlare di privilegi parlamentari, molto spesso, purtroppo, per i loro abusi. L’assistenza sanitaria che prevede per i politici una quota rimborsabile di interventi legati alla loro salute, a volte è stata mirata ad interventi di non vitale importanza, come spese dentistiche di pura estetica, lo sbiancamento dei denti per esempio. Ecco allora che nasce l’assurdità italiana fatta di scandali, di proteste dell’opinione pubblica, che vede un dislivello tra i cittadini che non riescono ad arrivare a fine mese con i loro poveri stipendi e lavorando tutto il giorno, che spesso evitano di andare dai medici per guardarsi dallo spendere troppo.
E invece una classe politica che si concede degli extra lussi, come se non fosse già abbastanza che vanno a lavorare solo pochi giorni a settimana. Quello che colpisce è che i privilegi parlamentari non sono mai intaccati, cosicchè ad esempio hanno il privilegio sui viaggi, tramite una tessera parlamentare che consente loro di muoversi gratuitamente, spesso non solo per il loro lavoro, perchè come in tutti gli ambiti non è un vantaggio della loro professione, ma non si accontentano e da qui una serie di abusi, e vantaggi su vantaggi. La posizione di parlamentare prevede oltre che un ricco stipendio anche un rimborso quotidiano (diaria) per chi deve soggiornare a Roma , con tutti i propri bisogni legati allo stare fuori casa, e pare che questo rimborso quotidiano venga assegnato praticamente a tutti anche a chi vive già nella capitale.
Procediamo con i rimborsi telefonici, con tanto di traffico internet, evidentemente usato anche per usi personali, assistenza medica anche per i loro familiari nonché borse di studio per i figli dei politici. Privilegi riguardano specificamente il tempo libero, come convenzioni con cinema, teatri, corsi di lingue e quant’altro. Alcuni gruppi parlamentari hanno posto il problema e l’eventuale soluzione e diminuizione dei privilegi politici, poichè si legge lo scontento e il grado di delusione dei cittadini verso lo stato e verso i propri politici, che se anche pronunciano discorsi pieni di belle parole ma nei fatti non rinunciano alla loro condizione agevolata. Un politico dovrebbe essere una persona lodevole di cui seguire l’esempio, perchè partecipare alla Res Pubblica, significa sentire i bisogni dei cittadini di tutte le classi sociali, e portarli in Parlamento per cercare di alleviare i disagi sociali che specialmente negli ultimi anni sono aumentati.
Invece i nostri politici sono diventati un esempio da non seguire assolutamente dato che via via hanno aumentato il loro divario con i cittadini con questa serie di privilegi., che portano ad un’ abisso di differenza di stile di vita tra politici e cittadini. Da qui scaturisce inevitabilmente la crisi dei partiti, della politica, delle ideologie, visto che la maggior parte della popolazione intervistata afferma di non vedersi rappresentata da questa “casta politica”, che pensa sempre più ai propri privilegi, non rendendosi nemmeno conto di quello che c è in giro e da quante difficoltà è afflitta la vita di famiglie che vivono con un solo stipendio, e spesso purtroppo neanche con quello.