La Giornata Mondiale dell’acqua dedicata alla sicurzza alimentare

Come ogni anno Il 22 marzo l’ONU ha celebrato la Giornata Mondiale dell’acqua per porre l’attenzione su un argomento che continua, ancora nel 2012 e per milioni di persone, ad essere un grave problema da risolvere.

Quest’anno ci si è focalizzati sulla sicurezza alimentare e sull’importanza dell’elemento acqua affinchè si possa davvero raggiungere questo scopo.

Il 28 luglio 2010 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che l’accesso all’acqua potabile pulita e alle strutture igienico-sanitarie è un diritto dell’uomo. L’accesso ad un’acqua sufficiente e sicura è un diritto dell’uomo, secondo il diritto internazionale e alcune costituzioni nazionali. Il diritto all’acqua nel contesto del diritto all’alimentazione è, tuttavia, una questione complessa. L’acqua per bere e cucinare sarebbe protetta, mentre l’acqua per la produzione alimentare non rientrerebbe probabilmente fra le esigenze minime nelle aree aride, dato che la produzione agricola necessita di quantità d’acqua così ingenti.

La sicurezza alimentare viene raggiunta quando tutte le persone hanno sempre accesso, sia fisico che economico, ad una sufficiente quantità di cibo nutriente e sicuro, tale da soddisfare le loro esigenze alimentari per condurre una vita sana e attiva.

Le persone che hanno un migliore accesso all’acqua tendono ad avere anche livelli migliori di nutrimento. La mancanza d’acqua può essere una delle cause principali di carestia e malnutrizione, soprattutto nelle aree geografiche le cui popolazioni dipendono dall’agricoltura locale per cibo e reddito.

Ci sono 7 miliardi di persone da sfamare oggi sul pianeta e 2 miliardi in piu’ ce ne saranno entro il 2050. Le statistiche dicono che ognuno di noi beve da 2 a 4 litri di acqua ogni giorno, tuttavia la maggior parte dell’acqua che beviamo è incorporata nel cibo che mangiamo: produrre 1 chilo di carne bovina, ad esempio consuma 15.000 litri di acqua, mentre 1 chilo di grano “beve” fino 1.500 litri.

 Quando un miliardo di persone nel mondo vivono già in uno stato di fame cronica e con insufficente acqua non possiamo far finta che il problema sia altrove. Affrontare la crescita della popolazione e garantire l’accesso a cibo nutriente ci invita tutti a mettere in atto una serie di azioni con cui tutti possiamo aiutare al miglioramento della situazione:

-seguire una dieta sana e sostenibile;
– consumare meno prodotti ad alta intensità d’acqua;
– ridurre lo spreco scandaloso di cibo: il 30% del cibo prodotto a livello mondiale non è mangiato e l’acqua utilizzata per produrlo è perduta!
– produrre più cibo, di migliore qualità, con
meno acqua.

In tutte le fasi della filiera, dai produttori ai consumatori, si possono attuare delle strategie e prendere delle decisioni per risparmiare acqua e garantire cibo per tutti.