Il 2011 è l’Anno Internazionale delle Foreste!

Con la risoluzione 64/169, adottata il 20 dicembre del 2006, l’Assemblea Generale dell’Onu ha dichiarato il 2011 “Anno Internazionale delle Foreste”, iniziato ufficialmente il 23 gennaio scorso a New York a conclusione delle celebrazione dell’appena trascorso “Anno Internazionale sulla biodiversità”.  Proprio come  la perdita della biodiversità, i cambiamenti climatici e la desertificazione,  anche la deforestazione è uno dei rischi globali le cui conseguenze interessano tutto il Pianeta. Lo scopo delle iniziative pianificate in tutti i Paesi Onu per il 2011 è appunto quello di attirare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sul problema e di stimolare la Comunità Internazionale a compiere azioni più efficaci e vincolanti per contrastare il fenomeno.

“Per il bene delle generazioni presenti e future bisogna quindi aumentare la consapevolezza e promuovere un’azione globale per la gestione, la conservazione e lo sviluppo sostenibile di tutti i tipi di foreste, comprese le specie arboree al di fuori delle foreste. Le Organizzazioni Internazionali, i Governi ma anche la società civile devono riunirsi e lavorare assieme per combattere la deforestazione e proteggere il patrimonio forestale mondiale.”

Questo è quanto ribadito dal Direttore del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste (UNFF), un organo sussidiario delle Nazioni Unite volto alla salvaguardia delle foreste e che basa la sua azione sui principi della Dichiarazione di Rio su ambiente e sviluppo e sull’Agenda 21.


Le foreste sono parte integrante dello sviluppo sostenibile e dell’equilibrio dell’ecosistema: le attività economiche legate alle foreste influiscono sulle condizioni di vita di 1 miliardo e 600 milioni di persone in tutto il mondo; inoltre sono fonte di benefici a livello socio-culturale e costituiscono il fondamento del sapere delle popolazioni indigene; infine, come ecosistemi, le foreste giocano uno ruolo fondamentale nel proteggere la biodiversità e nell’attenuare gli effetti del cambiamento climatico. Infatti sono proprio gli alberi ad assorbire i CO2 che quotidianamente emettiamo. Deforestazione e degrado delle foreste sono causa di circa un quinto delle emissioni di gas serra a livello mondiale.

La distruzione delle foreste è quindi una priorità dell’agenda politica internazionale cui bisogna dare una risposta concreta al più presto. Alberi che vengono abbattuti ad un ritmo sempre maggiore per fare spazio ad urbanizzazioni incontrollate, agricoltura intensiva sempre più invadente, conversioni industriali selvagge, allevamenti zootecnici che trasformano le foreste in terreni privi di vita: queste le maggiori cause che hanno convertito l’attuale situazione del patrimonio forestale globale in una delle emergenzae ambientali più urgenti. Ogni anno spariscono 13 milioni di ettari di foreste: 25 ettari al minuto, che sono pari a 36 campi di calcio.

Salvare le foreste significa salvaguadare non soltanto un prezioso bene naturale, indispensabile per l’ecosistema, ma anche un grande patrimonio economico nonché l’habitat di un vasto numero di specie animali e vegetali, quindi salvaguare la biodiversità nel suo complesso. Eppure ad oggi, soltanto il 13% delle foreste riceva una protezione adeguata.

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