Secondo quanto affermato dal Segretario Generale dell’Onu, Ban Ki-moon, durante il World Future Energy Summit ad Abu Dhabi, il 2012 sarà l’Anno internazionale dell’energia sostenibile (International Year for Sustainable Energy for all). La Risoluzione (A/RES/65/151), che sancisce la decisione e dichiara ufficialmente il 2012 anno dedicato all’energia pulita, è stata approvata dall’Assemblea Generale il 16 febbraio 2011.
Ban Ki-moon ha chiesto “una rivoluzione globale dell’energia pulita, una rivoluzione che renda l’energia disponibile e alla portata di tutti”, aggiungendo che questo è essenziale per minimizzare i rischi climatici, per la riduzione della povertà e il miglioramento della salute globale, il rafforzamento delle donne e per andare incontro ai Millennium Development Goals, per la crescita economica globale, la pace e la sicurezza e la salute del pianeta.
Il prossimo anno segnerà anche il ventesimo anno da quando si tenne la Conferenza di Rio su ambiente e ambiente che sancì il concetto e il principio dello sviluppo sostenibile. “Guardando in avanti 20 anni dopo la Conferenza di Rio, bisogna essere consapevole del fatto che l’energia pulita e un’economia a basse emissioni di carbonio sono una delle chiavi per aprire la porta a un mondo più sicuro, più pacifico e prospero per tutti”, ha detto Ban Ki-moon.
Nel 2009, il Segretario Generale ha istituito un gruppo consultivo per l’energia e cambiamento climatico (AGECC), a cui sono stati assegnati due obiettivi ambiziosi ma realizzabili per il 2030: l’accesso universale alle fonti energetiche moderne e un aumento di almeno il 40% dell’efficienza energetica.
La strategia su cui puntare per raggiungere questo obiettivo consiste nell’investire in capitale intellettuale, che creerà nuove tecnologie verdi, nell’aumento della spesa pubblica e privata in ricerca e sviluppo, e nei governi che dovranno creare i giusti incentivi. Il gruppo consultivo approssima che il progetto potrebbe costare 35 miliardi di dollari l’anno per i prossimi 20 anni – per un totale di 700 miliardi di dollari, ovvero il 3 per cento della stima di investimenti nel settore energetico a livello mondiale previsto per questo periodo.
Quello dell’”Energia pulita per tutti” è un traguardo importante e prioritario, ovunque le persone dovrebbero poter godere dei benefici educativi, sociali e per la salute che una moderna fonte di energia può offrire “. E soprattutto si dovrebbe poter migliorare la qualità della vita di 1,6 miliardi di persone che vivono nei Paesi in via di sviluppo e che ancora non hanno accesso all’elettricità.