Ricordate lo spot del Forum Nucleare in onda da dicembre e scomparso dalla Tv poco tempo? Quello in cui con la metafora della partita a scacchi si voleva sensibilizzare l’opinione pubblica su due posizioni differenti: una a favore e l’altra contro l’energia nucleare? Quello che si presentava come super partes ed imparziale? Il 22 febbraio scorso il Giurì dell’Autodisciplina Pubblicitaria ne ha bloccato la trasmissione perché lo giudicato ingannevole!
L’intenzione della pubblicità avrebbe dovuto essere quella di sviluppare un dibattito neutrale in merito all’intenzione del Governo di puntare di nuovo sull’atomo come fonte produttrice di energia. Da non dimenticare però che gli italiani si erano già espressi negativamente in merito alla questione tramite il referendum del 1987.
Già Greenpeace aveva denunciato lo spot come ingannevole e aveva risposto a gennaio con un un sito web “Nucleare: Il problema senza la soluzione”, dove è possibile trovare approfondimenti sul tema, ed un video che in maniera satirica mostrava i punti negativi dell’utilizzo dell’energia nucleare e quindi “smascherava” le contraddizioni promosse dal Forum energia nucleare presieduto da Chicco Testa (famoso nuclearista e già presidente dell’Enel).
Inoltre, come sottolinea l’organizzazione ambientalista, coloro i quali hanno investito 6 milioni di euro necessari “per stimolare il dibattito nelle case degli italiani” e che non vengono espressamente indicati nello spot, sono noti nomi che puntano sull’uranio: Enel, Edf (Électricité de France), Ansaldo Nucleare, E.On Italia: tutti soci del Forum Nucleare che si classifica come associazione no-profit.
Sebbene il Giurì non abbia ancora pubblicato le motivazioni della sentenza, usando un po’ la logica alcuni numeri potrebbero farci giungere a quelle che erano le reali intenzioni dei promotori della pubblicità: 377 mila le visite raggiunte dal sito www.forumnucleare.it, circa 30 mila visite al giorno, 1 milione e 143mila pagine viste, 17 mila commenti pubblicati sul blog e quasi 132mila visualizzazione del video su Youtube.
Siamo proprio sicuri che la finalità era quella di esortare una discussione obiettiva e neutra?