Un indice misura la resilienza dei paesi ai cambiamenti climatici

 

da www.globalai.org

Tutti i paesi sono alle prese con le sfide di adattamento, ma alcuni, a causa della posizione geografica o delle condizioni socio-economiche, sono più vulnerabili agli impatti del cambiamento climatico rispetto ad altri. Inoltre, alcune nazioni sono più pronte ad affrontare queste sfide grazie all’azione di governo, ad una maggiore consapevolezza della comunità e alla capacità di facilitare le risposte del settore privato. L’Indice Globale di adattamento (Global Adaptation Index, Gain) cerca di misurare i principali aspetti di vulnerabilità di un paese e la sua disponibilità a intraprendere azioni di adattamento per aumentare la sua resistenza ai cambiamenti climatici.

L’Istituto di adattamento globale (Global Adaptation Insitute) è un’organizzazione ambientale non-profit che si occupa di resilienza ai cambiamenti climatici come chiave per costruire uno sviluppo sostenibile, soprattutto nei paesi in via di sviluppo. Anche se esistono strumenti che possono aiutare i decisori a determinare i rischi di cambiamento climatico e altre forze globali, lo strumento Gain vuole incoraggiare gli utenti ad andare oltre le descrizioni e ad agire. È uno strumento destinato ad essere pragmatico, fruibile e orientato ad assicurare miglioramenti nella resistenza ai problemi legati al clima, mostrando su quale indicatore di vulnerabilità e di preparazione i paesi possono apportare miglioramenti per aumentare la loro resilienza.

Gli investimenti saranno effettuati dove le regole economiche sono chiare ed eque, i governi non sono corrotti e la popolazione è istruita. In quei paesi dove i fattori di vulnerabilità sono alti, gli investimenti di adattamento si verificheranno molto più facilmente rispetto ai paesi con alto livello di corruzione, basso sviluppo umano e dei governi che non risponde.

Gain misura due concetti principali: in primo luogo, la vulnerabilità di un paese agli effetti del cambiamento climatico e ad altre tendenze globali, e in secondo luogo la disponibilità e prontezza di un paese di implementare con successo soluzioni di adattamento. Il “Matrix Readiness”, uno schema che dispone su di un asse la disponibilità e sull’altro la vulnerabilità, aiuta a fornire un quadro comparativo della vulnerabilità e la disponibilità di paesi.

L’Asse di vulnerabilità cerca di catturare l’esposizione ai rischi legati al clima, la sensibilità al loro impatto e la capacità di far fronte a tali impatti. L’analisi di vulnerabilità utilizza 24 indicatori per misurare i tre settori che sono alla base del benessere umano (acqua, cibo e salute). Questi settori sono arricchite da indicatori di misurazione delle infrastrutture (litoranea, energia e trasporti).

L’Asse di disponibilità cerca di misurare la capacità di un paese di assorbire ulteriori risorse dal settore privato e di applicarle in modo efficace ad aumentare la resilienza al cambiamento climatico e le altre forze globali. Vengono utilizzati quattordici indicatori per misurare tre categorie di preparazione: economica, sociale e di governance.