È di stamattina l’annuncio del ministro dell’Ambiente tedesco, il democristiano Norbert Roettgen: la Germania abbandonerà il nucleare, definitivamente! Dopo un lungo Vertice che ha riunito maggioranza, opposizione, parti sociali e le Chiese, Berlino ha preso la sua decisione “seria, irreversibile e chiara” di mettere da parte l’atomo entro il 2011. Dei 17 reattori nucleari tedeschi, la maggior parte verrà spenta quest’anno stesso mentre gli ultimi tre continueranno a funzionare fino al 2022 e verranno tenuti in stand-by in caso di rischio blackout. Dopo il 2022 un solo reattore verrà tenuto in stand-by come riserva per la produzione di energia in caso di emergenze e blackout.
Si stima che il costo dell’operazione sarà di 40 miliardi di euro e sarà sostenuto dalla tassa sull’energia atomica che pagano i produttori di energia, la quale non verrà abolita. Lo scopo della Germania è di fare in modo che, tra il 2020 e il 2030, il 70, 80% dell’energia prodotta provenga da fonti di energia rinnovabile. Dopo l’incidente di Fukushima nel paese sono stati disattivati diversi dei 17 reattori per controlli di sicurezza e manutenzione; già da allora la percentuale di energia “verde” ricavata da biomassa, fotovoltaico, eolico è del 22% quindi superiore rispetto al 17% proveniente dall’atomo. La Germania è la prima potenzia industriale europea che dice “basta” all’energia nucleare e, a quanto pare, si avvia ad essere anche la prima in grado di rispondere al fabbisogno energetico del paese tramite l’utilizzo di energia rinnovabile.
Nonostante le critiche siano molte e derivino soprattutto dal mondo economico che parla di una “scelta affrettata e di rischi di insufficienza energetica”, il Cancelliere tedesco ha deciso di dare attuazione alle richieste degli elettori e del paese reale che negli ultimi periodi ha messo in piedi molte manifestazioni per rendere chiara la posizione dei cittadini, ovvero quella di un’opinione pubblica contraria ad un’energia insicura e anacronistica. La stessa Merkel ha affermato: “Dobbiamo seguire una nuova strada. Vogliamo che l’elettricità del futuro sia sicura, affidabile ed economicamente sostenibile. Le forniture energetiche in Germania hanno bisogno di una nuova architettura”.