Omofobia in Italia

Parlare di omofobia è purtroppo molto attuale. Proprio il 17 maggio si è svolta l’ultima giornata contro l’omofobia. E’ necessario portare alla ribalta quello che è un bisogno di avere delle leggi più appropriate, che tutelino gli omosessuali, senza calpestarne la loro dignità. Perchè di questo si tratta , ogni giorno in Italia si compiono atti di omofobia, le persone omosessuali sono spesso vittime di insulti, ingiurie e veri e propri atti di violenza. Tanta strada si è fatta, se pensiamo che fino a pochi anni fa l’omosessualità veniva curata come disturbo mentale, si è lavorato nella coscienza collettiva per far si che gli omosessuali non vengano visti come diversi, ma bensì cominciare a imprimere l’immagine di una coppia omosessuale, senza essere oggetto di scherno.

C’è bisogno di costruire una cultura dell’integrazione e non della diversità, e occorrerebbe partire proprio dalle basi, cioè dalle scuole , perchè è proprio da lì che vengono segnalati i primi casi di omofobie e bullismo, che impediscono a molti ragazzi di  vivere liberamente la propria sessualità, reprimendo i loro sentimenti e a loro volta alimentando un circolo vizioso di molestie e violenze, poiché si tende a nascondere la propria identità. La scuola è infatti indicata come il primo luogo dove hanno luogo le discriminazioni di genere. Quando si arriva al modo del lavoro poi si tende a n on nascondere più la propria identità e i propri gusti sessuali, ma non di meno si è vittime di una società ancora omofoba nelle parole ed anche nei fatti. Ecco allora come atti di omofobia si verifichino sempre più spesso tra colleghi.

E quindi nei casi più estremi un gay o una lesbica si sentono fuori posto nel loro ambiente di lavoro, e proprio per questo tendono in extremis di nascondere la loro identità, ma dobbiamo renderci conto che questo rappresenta un passo indietro nella società civile 2.0 dove rimangono fermi alcuni stereotipi e pregiudizi tipici di società e culture chiuse. La questione più antipatica è che in Italia spesse volte sono proprio gli esponenti politici ad usare un linguaggio discriminatorio, e quindi di conseguenza concorrono a creare un clima civile di astio e derisione verso gli omosessuali. Questo contribuisce a sviluppare azioni talvolta di vera e propria violenza verbale e fisica, non sono pochi, purtroppo i casi di aggressioni omofobe che popolano le pagine dei giornali, e questo non è che il culmine di un clima di intolleranza alimentato proprio da chi invece dovrebbe garantire una cultura dell’integrazione e lavorare proprio per realizzare delle leggi che puniscano coloro i quali attuano questo tipo di comportamenti, come avviene già in molti stati europei.

Molti omosessuali sentiti per un sondaggio hanno manifestato la loro paura di andare in giro per strada mano nella mano con il proprio compagno, per il terrore delle aggressioni, anche frequentare qualsiasi luogo pubblico risulta pericoloso. Occorre dare spazio ad una cultura che punta all’integrazione ed all’accettazione di uno stato civile che include due  persone dello stesso sesso che si amano, vogliono stare insieme ed essere una coppia di fatto, con gli stessi diritti delle coppie etero,e far diminuire progressivamente questa spirale di omofobia ancora molto radicata in Italia.

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