L’UE attua il REACH e bandisce 6 sostanze chimiche cancerogene e tossiche.

Il REACH è il nuovo regolamento per la Registrazione, Valutazione, Autorizzazione e Restrizione per l’uso di sostanze Chimiche (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) entrato in vigore il 1 giugno del 2007 per semplificare e migliorare il precedente quadro legislativo sulle sostanze chimiche dell’Unione Europea (UE). Questo progetto legislativo impone una maggiore responsabilità all’industria nella gestione dei rischi che l’uso di tali sostanze può comportare nei confronti della salute e dell’ambiente.

Gli scopi che tale regolamento si pone sono: migliorare la protezione della salute umana e dell’ambiente contro i pericoli prodotti da sostanze chimiche considerate rischiose; rendere più competitiva l’industria chimica europea che rappresenta un settore chiave per lo sviluppo e l’avanzamento dell’economia dell’Unione; assicurare la libera circolazione nel mercato interno UE.

Uno dei primi effetti attribuibili al REACH trova concreta attuazione nella recente decisione della Commissione Europea di mettere al bando sei tipi di sostanze chimiche, considerate dannose per la salute e per l’ambiente dato che possono accumularsi in organismi viventi, in quanto cancerogene, tossiche per la riproduzione, persistenti nell’ambiente, molto difficili da smaltire. Nel giro di tre-cinque anni i 27 Stati membri dell’Unione Europea dovranno togliere dal mercato: Musk Xylene, diamminodifenilmetano (MDA), esabromociclododecano (HBCDD), etilesil ftalato (DEHP), talato benzilico butilico(BBP), ftalato dibutilico (DBP), a meno che si ottenga, per specifici e limitati casi, un’autorizzazione in deroga al divieto generale dimostrando che tutte le misure di sicurezza necessarie sono state adottate per evitare il pericolo o qualora i benefici che l’economia e la società ne otterrebbero fossero superiori ai rischi corsi.
Tali sostanze, riscontrabili in prodotti e oggetti di uso quotidiano quali vernici, detergenti e detersivi, tessuti, copertine di libri, gomma, scarpe, cuoio, borse, materiali isolanti e interni delle automobili, sono solo le prime sei di una lista di 40 catalogate come “estremamente preoccupanti”. Per i Commissari Ue dell’Industria e dell’Ambiente, Antonio Tajani e Janez Potcnik la decisione è una “svolta per la migliore protezione della salute umana e dell’ambiente ed incoraggerà l’industria a ricercare e sviluppare alternative che promuoveranno l’innovazione”.

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