L’Italia non si classifica ai primi posti per quanto riguarda l’uso della bicicletta. Diciamolo, gli italiani sono abbastanza pigri ed abituati a raggiungere ogni luogo in macchina. Certo il Governo dovrebbe stanziare più fondi per la costruzione di adeguate piste ciclabili che consentano a molti che hanno la volontà di non essere a rischio se vanno al lavoro in bici, e a contribuire a formare una mentalità ed un’educazione per cui sempre più persone possano effettuare questa scelta, al pari di altre Nazioni europee dove la gran parte della popolazione utilizza la bici per andare al lavoro.
Scelta questa utile sia a livello personale, come attività fisica molto consigliata dai medici e sia per il nostro ambiente che gioverebbe se diminuissero i gas di scarico delle auto. In Europa i paesi scandinavi detengono il primato dell’uso della bici, anche la Germania possiede numerose piste ciclabili, Questi Paesi fanno la differenza rispetto all’Italia, in quanto nella nostra nazione si verificano moltissimi incidenti legati ai ciclisti, questo perchè le poche piste ciclabili costruite, non sono proprio in buono stato e i ciclisti sono costretti a percorrere stradine tortuose e molto pericolose. Negli ultimi dieci anni comunque l’utilizzo e l’acquisto di nuove bici, anche quelle con la pedalata assistita è cresciuto nel nostro Paese. Questo è strettamente collegato con il diminuire della vita sedentaria, l’appassionarsi sempre di più allo sport ed anche il risparmio che ne consegue, perchè prendere l’automobile o i mezzi pubblici comporta un prezzo molto più alto.
Nelle città del nord è molto più elevato l’utilizzo della bicicletta per i vari spostamenti, lavorativi o di tempo libero, mentre al Centro ed al sud viene utlizzata molto di meno. Parecchio possono fare le amministrazioni locali per creare delle strutture sicure ed adatte a promulgare una cultura che veda l’utilizzo della bici sempre più frequente e massiccio, questa sarebbe una grande crescita per l’Italia. Secondo il rapporto di Legambiente i comuni che usano maggiormente la bici, sono: Pesaro, Ferrara e Treviso. In queste città crescono anche i servizi di bike sharing, realtà molto diffuse nei paesi del nord Europa.
E’ in questi ultimi anni di crisi economica che gli italiani stanno riscoprendo l’uso della bici come mezzo di trasporto quotidiano, pare che anche il mercato sia in crescita, in quanto negli ultimi anni sono saliti gli acquisti di biciclette di contro ad un mercato automobilistico che è profondamente in crisi. Spetta al Ministero per l’ambiente occuparsi di un piano nazionale e coordinato con le varie regioni che preveda la realizzazione di percorsi ciclabili sicuri. La finalità di questo piano è promuovere a livello nazionale una cultura della mobilità lontana dall’automobile e dai mezzi di trasporto classici, in modo tale da favorire anche per noi, come per il resto dell’Europa lo sviluppo di un turismo ciclistico.
Sempre più spesso nei giorni festivi sono previsti percorsi in bici per tutta la famiglia, questo stesso fenomeno si dovrebbe utilizzare anche nei giorni feriali come mezzo di trasporto per tutta la famiglia. Anche qui si potrebbe avere un piano nazionale che riguardi l’assemblamento e la cooperazione delle varie regioni per creare dei percorsi turistici, in base alle caratteristiche territoriali ed alle piste ciclabili presenti.