Sorveglianza sanitaria, cos’è e cosa comporta

A seguito delle leggi sulla sicurezza sul lavoro e della diffusione di una maggiore cultura a questo riguardo, vengono svolti tanti accertamenti sugli ambienti di lavoro, sulle loro condizioni e soprattutto sulla salute dei lavoratori che li frequentano. Nel corso del tempo si sono diffuse anche società che propongono corsi di formazione professionale sulla sicurezza sui luoghi di lavoro o servizi di consulenza ad imprese private o pubbliche per quanto concerne la sicurezza sul lavoro come la USGroup. Diverse società, come può essere la Us Group nella Capitale, infatti collaborano con aziende italiane nell’offrire tutela e assistenza ai propri dipendenti, in particolar modo per quelli che svolgono lavori a rischio.

Tra i tanti servizi che ciascuna impresa deve assicurare ai propri lavoratori vi è la cosiddetta sorveglianza sanitaria. Cerchiamo di capire meglio cos’è e cosa comporta per azienda e dipendenti.

Cos’é
La “sorveglianza sanitaria” non è altro che un insieme di accertamenti sanitari appunto, effettuati dal medico competente, al fine di salvaguardare la salute e la sicurezza dei lavoratori, connesse alle loro condizioni specifiche e soggettive, all’ambiente di lavoro, al modo di svolgimento dell’attività professionale e agli eventuali rischi a questa relativi. I soggetti che possono o devono essere sottoposti a questa sorveglianza sanitaria sono i lavoratori e tutte quelle figure ad essi equiparati. Tali esami comportano poi un giudizio finale di idoneità o inidoneità alla mansione specifica. In particolare, la prima può essere permanente, temporanea o parziale, a cui possono aggiungersi limitazioni o prescrizioni. La seconda e quindi l’inidoneità, invece può essere permanente o solo temporanea.

Cosa comporta
La sorveglianza sanitaria comporta una serie di visite, che possono essere di diverso tipo:

– Visita medica preventiva: al fine di verificare ceh non vi siano controindicazioni al lavoro per il soggetto che lo dovrà svolgere;

– Visita medica periodica: effettuata per tenere sotto controllo, nel corso del tempo, lo stato di salute del lavoratore, eventualmente soggetto a rischio;

– Visita medica alla cessazione del rapporto di lavoro: prevista in casi particolari e indicati dalla normativa. Tuttavia tale tipo di visita deve essere concordata col medico competente prima del termine ufficiale dello stesso rapporto di lavoro;

– Visita medica prima del cambio di mansione: si effettua per verificare l’idoneità di un soggetto ad un nuovo tipo di lavoro;

– Visita medica precedente alla ripresa del lavoro: prevista dopo una lunga assenza, superiore a 60 giorni continuativi, dovuta a motivi di salute (malattia comune o professionale, infortunio sul lavoro o incidente grave) da parte del lavoratore e per confermare l’idoneità alla mansione solitamente svolta oppure per ricollocarlo ad una nuova;

– Visita medica su richiesta del lavoratore: viene eseguita dal medico competente nel caso sia connessa a rischi professionali o allo stato di salute del dipendente, eventualmente soggetto a peggioramento dovuto alle mansioni svolte. Lo scopo di questa visita è la rivalutazione dell’idoneità relativa a tali mansioni.

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